Clorpirifos: il pesticida usato in italia che diminuisce il quoziente intellettivo dei bambini

Il clorpirifos, pericoloso insetticida neurotossico, sta per essere messo finalmente al bando in Unione Europea. Già vietati in otto Paeesi dell’UE, a cui si è aggiunto di recente la Svizzera, i prodotti a base di clorpirifos e dei suoi derivati hanno dimostrato di interferire con il sistema endocrino e causare disturbi dello sviluppo cognitivo nei bambini, oltre a deficit dell’attenzione e diminuzione del quoziente intellettivo. Ma in Italia per ora è ancora usato!

Il clorpirifos è un insetticida che si rivelato neurotossico e in grado di interferire con il sistema endocrino. Secondo una recente review che ha studiato diverse categorie di sostanze chimiche che alterano gli ormoni tiroidei e i loro effetti sullo sviluppo del cervello, il clorpirifo è risultato capace di provocare disturbi nello sviluppo cognitivo nei bambini in seguito all’esposizione all’insetticida in gravidanza.

La notizia del divieto è stata diffusa da Le Monde: il quotidiano riferisce che secondo fonti qualificate, l’Unione Europea intenderebbe vietare il clorpirifos a partire dal 2020. Al momento il clorpirifos è già stato bandito da otto Paesi europei, esclusa l’Italia.

Recentemente anche l’Ufficio federale svizzero dell’agricoltura ha revocato l’autorizzazione dei pesticidi a base di clorpirifos e suoi derivati. Immesso nel mercato negli anni 60 per sostituire il pericoloso DDT, il clorpirifos è stato ampiamente utilizzato nella coltivazione di molte verdure, frutti a bacche e patate. Oltre ad essere neurotossico per embrioni e bambini, i prodotti a base di clorpirifos risultano molto tossici anche per gli animali acquatici, gli uccelli e gli insetti impollinatori.

Nel 2001 il clorpirifos è stato vietato per uso domestico: prima del divieto sono state osservate riduzioni del peso alla nascita e della lunghezza dei bambini in relazione al clorpirifos presente nel sangue del cordone ombelicale del neonato. Dopo il divieto queste riduzioni di peso e altezza dei bambini non sono più state rilevate e ciò non ha sorpreso i ricercatori, poiché il clorpirifos attraversa facilmente la placenta.

Ulteriori studi riportati nella review hanno evidenziato un’associazione tra l’esposizione al clorpirifos prenatale con alterata cognizione e funzione motoria, disturbo iperattivo da deficit di attenzione, deficit nella memoria e ridotto QI. Nonostante le evidenze scientifiche e la recente valutazione approfondita da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), al momento il clorpirifos viene ancora utilizzato in diversi Paesi, compresa l’Italia.

DOBBIAMO FERMARE TUTTO QUESTO PRIMA POSSIBILE!

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Paolo Rabito
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