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L’ambiente scolastico NON è ancora sicuro.
Visti i recenti studi sul Covid e relative novità, che prevedono tra l'altro, la conferma da parte dei medici sulla capacità del virus di restare in sospensione per diverse ore negli ambienti chiusi e non adeguatamente areati e la contagiosità del virus che non risparmia nemmeno i giovani e li rende, pure da asintomatici e proprio perché tali, i più pericolosi diffusori della malattia
Chi lavora a scuola sa bene che il distanziamento è pura TEORIA.Il problema diventa enorme e ingestibile se pensiamo alle classi con studenti difficili, iperattivi, con disturbi del comportamento.
Il distanziamento statico non è possibile semplicemente perché NON esiste: alunni e docenti sono sempre dinamici, per la natura stessa dell’attività scolastica.
Secondo le linee guida, gli alunni non sono tenuti a indossare la mascherina quando sono seduti: ma da seduti gli alunni respirano, parlano , tossiscono, starnutiscono; il Coronavirus può arrivare fino a 4 metri di distanza con tosse e starnuti, e gli studiosi avvertono che la distanza sociale di 1 metro - ammesso che possa essere mantenuto per ore - potrebbe non bastare: gli esperti ribadiscono l’importanza dell’uso della mascherina nei luoghi chiusi, così come è previsto e avviene già oggi in ambienti pubblici meno affollati di un’aula.
Non è inoltre possibile pensare di restare nella stagione autunnale -invernale sempre con le finestre aperte per areare le aule.Non può esistere una scuola sicura senza mezzi di trasporto pubblici sicuri, quelli utilizzati da migliaia di studenti ogni mattina: non vediamo provvedimenti sufficienti a renderli sicuri né ci pare possibile realizzare concretamente un trasporto pubblico esente da rischi.
Tutti vorremmo tornare a una scuola in presenza.
Ma adesso la priorità è una SCUOLA SICURA.
L’unica soluzione è PROLUNGARE ANCORA LA DAD, per la quale il suo Ministero ha già stanziato fondi ingenti: una DaD potenziata, migliorata e regolata a livello nazionale.
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